Le Notizie all'incontrario
1) Come nasce il social bookmarking
Il concetto di "condivisione in rete dei bookmark" è databile verso la metà del 1999, ma diviene una pratica diffusa solo nel settembre del 2003 con la nascita del sito del.icio.us, che funge da apripista e si qualifica ancora oggi come punto di riferimento.
E' un sistema che gode di numerosi vantaggi rispetto ai tradizionali motori di ricerca. La classificazione di risorse si basa su etichette (tag) classificate semanticamente create da esseri umani, che "comprendono" il contenuto del sito catalogato, all'opposto di quanto avviene con i motori di ricerca che "cercano di comprendere" il significato di una risorsa per mezzo di un algoritmo.
Il meccanismo dei tag tuttavia è caratterizzato da alcuni inconvenienti in quanto mancano tuttora dei sistemi di codificazione e criteri standard di assegnazione dei tag; inoltre vi possono essere errori di ortografia o ancora un tag può essere ambiguo dal punto di vista semantico oppure altamente personalizzato. Un altro inconveniente riguarda l'impossibilità per l'utente di evidenziare la struttura gerarchica tra i vari tag.
Tuttavia il social bookmarking risulta estremamente utile nel momento in cui l'utente vuole cercare del materiale in rete, deposito quasi infinito di notizie. Questo perchè tramite tale pratica la gente cataloga risorse che ritiene utili, i siti web di maggior interesse e valore sono segnalati da un alto numero di utenti. Di conseguenza, un simile sistema "collocherà" una risorsa in base alla sua utilità "percepita". Rispetto a quanto avviene per i motori di ricerca, l'utente avrà a disposizione quei contenuti ritenuti più utili e interessanti piuttosto che quelli con più collegamenti o più pubblicizzati.
Fig. 1 Il social bookmarking
2) Social bookmarking e rete di informazione
Una delle applicazioni del social bookmarking che prenderemo qui in esame è quella che riguarda il mondo dell'informazione.
Abbiamo parlato dei suoi vantaggi e svantaggi in generale, nello specifico, in riferimento all'argomento di discussione i vantaggi del social bookmarking sono molteplici.
L'aspetto positivo sicuramente più importante riguarda la possibilità di creare un'informazione dal basso, libera dai vincoli e dalle forzature di linee editoriali imposte, condivisa e collaborativa, dove è l'utente (professionista o meno) a qualificare la notizia proposta come interessante tramite l'attribuzione di un voto o una preferenza alla notizia stessa o in alcuni casi a creare la notizia, come vedremo più avanti.
Una questione critica rispetto a questo aspetto è quella dell'autorità della notizia. Tradizionalmente questa viene stabilita "dall'alto" in merito all'autorevolezza di chi pubblica (giornalista\giornale). La qualità di un contenuto è data quasi a priori.
In rete invece, l'avvento di modi innovativi di fare giornalismo hanno portato al proliferare di siti, piccoli e meno piccoli (in termini di utenza), dove non di rado è possibile trovare contenuti di qualità magari anche realizzati da professionisti.
Applicando un concetto economico, quello della coda lunga del mercato (Fig. 2), possiamo affermare come la qualità dell'informazione in rete si colloca proprio nella miriade di piccoli siti che fanno informazione, e non nelle grandi testate spesso colpevoli di copiare i contenuti di questi siti.
Fig. 2 La coda lunga del mercato
3) Come cambia la notizia
La questione dell'autorità della notizia e della qualità dei contenuti in rete lascia intuire la centralità dell'utente in questo nuovo modo di fare informazione. E' l'utente che crea la notizia, la rende popolare votandola e ne promuove la diffusione tramite il social bookmarking. Si può parlare infatti di veri e propri user-generated content. Inoltre rispetto ai tradizionali quotidiani di informazione (anche nelle loro versioni online) è l'utente che costruisce l'home page ( e quindi la "prima pagina del giornale") tramite un sistema di preferenze che vengono attribuite ad ogni articolo proposto, in maniera tale che l'home page del sito si aggiorni automaticamente e contemporaneamente alle attività degli utenti. Da sottolineare è come l'utente si sposti da una condizione di passività verso una condizione di attività e di controllo: è sia lettore attivo e partecipe alla "costruzione del sito", sia scrittore/giornalista.
Ecco qui un elenco di siti di informazione che sfruttano le potenzialità del social bookmarking:
Digg è stato lanciato come un esperimento nel novembre 2004 da Kevin Rose, Owen Byrne, Ron e Jay Adelson Gorodetsky. Il progetto iniziale del sito, sviluppato da Dan Rice, non era presente alcuna pubblicità. Appena Digg è diventando più popolare, il sito è stato inserito pubblicità di Google AdSense.
Nel luglio 2005 il sito è stato aggiornato alla versione 2.0. La nuova versione aggiunge una lista di amici, la capacità di valutare («digg») materiale senza il reindirizzamento a un'altra pagina e una nuova interfaccia progettata da silverorange.
26 giugno 2006 è stata rilasciata la terza versione di Digg con alcune categorie, come la tecnologia, la scienza, mondo e degli affari, video, animazione e giochi, nonché la sezione generale, che ha riunito tutte le categorie.
Nel luglio 2008, Google stava considerando la possibilità di acquistare Digg per circa $ 200 milioni. Tuttavia, alla fine, Google ha riferito Digg, che non è interessato all'acquisto. Di conseguenza, la decisione di Google, Digg è entrata nel terzo round di finanziamenti, ricevendo 28,7 milioni di dollari da investitori, come le Highland Capital Partners.
25 Agosto 2010 è stato rilasciato la quarta versione di Digg. La nuova versione aveva molti errori e problemi che hanno portato ad una reazione negativa da parte degli utenti.
Attualmente il sito ha registrato oltre mezzo milione di persone
Questo sito anche conosciuto come okno è un social network di proprietà dei compagni di Telecom. Unesempio l'italiano dei siti di socialbookmarking.
Il sito permette di rimanere sempre aggiornato grazie alle notizie condivise dai navigatori della Rete.Gli utenti stessi che trovano le notizie, che le condividono e che le votano in tempo reale. I voti, assieme ad altri parametri, determinano il peso della notizia.Anche gli utenti nonregistarti possono votare le notizie.
Maggiore è il peso della notizia, maggiore sarà la visibilità che le viene concessa.Sul sito si puo trovare informazioni di ogni genere che spaziano dall’attualità, passando dalla tecnologia fino ad arrivare all’ambiente.
L’idea di realizzare ZicZac è nata a metà 2007 quando la mole di articoli sparsi per la rete, unita alla volontà delle persone di partecipare a questa evoluzione, cominciavano ad essere in grado di competere con i sistemi di informazione tradizionali. Lo SLOGAN realizzato per rendere l’idea del funzionamento del sistema rappresenta una FORBICE che ritaglia gli articoli per creare la prima pagina del nostro quotidiano online. La forbice immaginaria doveva permettere ad ogni utente di raccogliere i flussi di informazioni autoprodotti o presenti in rete e consentire la creazione di una serie di pagine basate sui contenuti più interessanti da leggere e su cui discutere.
ZiCZaC può essere definito come un sito di “Informazione Collaborativa“.
ZicZac è un posto dove gli utenti possono trovare e proporre notizie lette su Internet.ZicZac permette di stabilire democraticamente quali siano i contenuti più interessanti grazie al parere dei lettori stessi. Si è reso quindi necessario concentrarsi maggiormente sulla raccolta e sulla selezione dei contenuti già esistenti piuttosto che sulla creazione di nuovi.
Rappresenta un blog che funge da aggregatore di notizie, soprattutto nel campo delle nuove tecnologie, rivolto sia ai vari blogger che qui possono condividere i loro articoli, sia ai normali utenti che vogliono restare aggiornati per quello che riguarda il mondo della tecnologia in generale. Ottimo strumento per poter rimanere sempre aggiornati sul sempre più vasto panorama informatico.
L’obiettivo fondamentale è la divulgazione e diffusione di informazioni utili per gli appassionati di Linux, Windows, Mac, Sicurezza, Grafica, Software, Social Network….etc.
Ilbloggatore.com è anche forum di discussione. Trovato l’argomento d’interesse, il lettore potrà porre domande, fornire e ricevere consigli dai più esperti. Una particolarità de Il Bloggatore è che non fornisce al lettore le notizie complete, bensì delle anteprime di notizie, dalle quali però, se l’argomento è d’interesse, è possibile giungere al blog dove è postata la notizia.
è un ''socialblog'', un progetto di editoria sociale tutto italiano nel quale tutti i navigatori possono pubblicare articoli e notizie su svariati argomenti che vanno dalla cronaca, gossip, tecnologia, scienza, sport, games, politica e spettacolo. Come altri servizi del genere, gli utenti redattori sono al tempo stesso gli editori del blog in quanto hanno la facoltà di decidere collettivamente l'ordinamento delle notizie sulla base di un sistema di voto di preferenza di quest'ultime.
è un sito di editoria sociale gestito collettivamente dagli utenti iscritti, tutti i contenuti sono generati e votati democraticamente direttamente dai lettori. Diggita è un sito di Giornalismo partecipativo (Citizen journalism)dove raccogliere informazioni e video. La produzione informativa editoriale (editoria sociale) e la pubblicazione libera e aperta viene distribuita da un numero sempre maggiore di siti su Diggita. Essi possono essere siti locali e tematici di tipo "tradizionale", ma anche forums, blogs o wiki.
Gli articoli inoltre possono essere votati da tutti i visitatori mentre gli iscritti possono inserire commenti.
Il social news (o Social Media) è uno strumento che integra funzionalità di Blog Collettivo ed elenchi di link web (Social bookmarking) in un'unica soluzione. Il Social news ha come scopo quello di selezionare le notizie più interessanti in maniera collettiva. Gli utenti possono segnalare link, scrivere articoli, inviare video e commentarli con possibilità di ''votare'' le notizie gradite partecipando attivamente alla linea editoriale del sito.
"E' come il tuo giornale online preferito. Solo più brillante", il nome richiama la vite, la pianta dalla quale nasce il vino dell'informazione.
Ogni utente potrà installare sul proprio browser un pulsantino "di voto e segnalazione" per Newsvine e segnalare ciò al resto degli altri lettori di Newsvine.
Cambia il rapporto con la memoria: mentre oggi, se vogliamo ricostruire cosa avveniva il 15 novembre del 1995, non ci rimane che guardare i telegiornali e i quotidiani di quel giorno, fra dieci anni la memoria collettiva di oggi potrebbe essere diversa. Potremmo sapere cosa, nel vissuto delle persone, ha contato di più.
E' vero che il linguaggio di programmazione alla base di tutti i miracoli del "web collaborativo", permette anche altre forme di giornalismo indipendente e dal basso, diverse da quelle proposte da Newsvine. Tutto vero, ma Newsvine gioca veramente col fuoco. Perché non c'è niente come l'attualità per scatenare la furia di stadio della "nuova opinione pubblica".
Il giornale, fino dal '700, è stato dialogo tra voci, firme, rappresentanti dell'opinione pubblica. Con l'intervista si è in seguito data voce alla società e ai suoi esponenti significativi. Nei media l'economia e la politica suonano ogni giorno la sinfonia del potere e del conflitto, codificandola nei canoni del dialogo e della democrazia. Oggi è quel codice ad esser cambiato. Il codice si è fatto, da salotto che era, stadio. Da penna stilografica è diventato il cannone laser delle idee..
OhmyNews è un giornale on-line sudcoreano il cui motto è "ogni cittadino è un reporter", fondato da Oh Yeon Ho il 22 febbraio 2000.
Si tratta di un'iniziativa editoriale particolare perché è la prima nel suo genere ad aver adottato una forma di giornalismo partecipativo, aprendo spazi al diretto contributo dei lettori, a volte anche retribuiti con cifre equivalenti a qualche decina di dollari per pezzo. Solo il 20% circa dei contenuti del sito è infatti opera della redazione (55 dipendenti), mentre la maggior parte dei materiali è pubblicata da semplici lettori del giornale.
Il giornale ha conquistato nel tempo una posizione autorevole nel panorama dei media sudcoreani.
AgoraVox ,sulla scia di OhmyNews, è diventato il primo sito di citizen journalism in Europa. Nasce in Francia nel 2005 ed è letto da un milione di visitatori.
La versione italiana: AgoraVox Italia è stata aperta nel settembre 2008 e conta un équipe di 450 reporter.
AgoraVox è un sito Web di attualità alimentato da redattori volontari e non professionisti, creato da Carlo Revelli e Joel de Rosnay nel marzo 2005, che propone degli articoli a redattore unico.
Per AgoraVox scrivono giornalisti professionisti come Orsatti (Left), Calabrò (L'espresso-Repubblica), Gaspari (RAI), Lippo (Corriere della Sera), Nazzaro (Il Sole24Ore-Left), Mezza (RAI),Carotenuto (RadioRai-La Stampa), Esposito (Il Mattino), Ravelli (Il Tirreno), Pitta (A), Brindisi (Il Messaggero).
La nuova versione di AgoraVox ha sviluppato il concetto di link journalism con un nuovo strumento: TwitterVox.
La politica editoriale, come è definita nel sito, consiglia la “pubblicazione di informazioni tematiche inedite, reperite dai cittadini”. Nel sito si trovano anche molti articoli di fondo, testi già editi altrove, commenti o editoriali spesso pubblicati nella rubrica ”tribuna libera”.
I cittadini sono potenzialmente dei rilevatori di informazione. Essi , grazie alle risorse del Net, possono fare un lavoro di sorveglianza, di messa in evidenza di contraddizioni e di menzogne nei discorsi politici, economici o in altri ambiti.
Fai Informazione è uno strumento per promuovere l'informazione digitale in modo democratico. L'utente che si registra a fainformazione.it può inserire, condividere e discutere notizie riguardanti qualsiasi argomento. Inoltre, votando una notizia, fa sì che questa venga giudicata di maggior interesse, aumentandone così la visibilità alla comunità degli utenti.Fai Informazione è un'occasione unica per promuovere i contenuti del tuo blog o del tuo sito web, senza dimenticare che puoi anche inserire nuove notizie direttamente oppure segnalare quelle dei più comuni portali di informazione.
Un'altra importante funzionalità di Fai Informazione è quella di poter creare, da parte di ogni utente, una propria comunità di amici
4) L' importanza del giornalismo partecipativo
Il giornalismo partecipativo (detto anche giornalismo collaborativo o, in inglese, citizen journalism) è il termine con cui si indica la nuova forma di giornalismo che vede la "partecipazione attiva" dei lettori, grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione tra moltitudini ,offerta da Internet.
Tom Curley, il direttore dell’Associated Press, nel discorso di apertura della conferenza dell’Online News Association del 2004 ha detto:
« come abbiamo potuto vedere chiaramente nell’ultimo anno, i consumatori vorranno utilizzare la natura interattiva di internet per partecipare direttamente allo scambio delle notizie e delle idee. L’informazione come lezione sta lasciando spazio all’informazione come conversazione »
Esistono oltre 14 milioni di blog e il numero è sempre crescente, come abbiamo evidenziato nell'analisi di alcuni siti principali.
Se questi esperimenti hanno dato vita a siti di informazione visitati da milioni di persone è perché la collaborazione di migliaia di utenti garantisce la qualità del prodotto. Come ha scritto Dan Gillmor :
« i miei lettori, collettivamente, ne sanno più di me »
Anche Rupert Murdoch, editore, imprenditore e produttore televisivo australiano, nel suo discorso all’American Society of Newspaper Editors dell’aprile 2005, ha ammonito i direttori delle testate:
« Dobbiamo incoraggiare i lettori a pensare al web come il luogo in cui coinvolgere i nostri inviati e redattori in discussioni più estese sul modo in cui una particolare notizia è stata riportata o costruita o presentata. Allo stesso tempo dovremmo sperimentare l’uso dei blogger per integrare la nostra copertura quotidiana delle notizie su internet »
5) I gradi del nuovo giornalismo
Le forme del giornalismo partecipativo sono variegate e si possono distinguere anche per il grado di coinvolgimento dei lettori. Steve Outing, senior editor del Poynter Institute for Media Studies, ha proposto una classificazione basata su 11 livelli di profondità. Si va dal livello più superficiale, la possibilità per gli utenti di inserire commenti agli articoli, alla sollecitazione dei racconti degli utenti su determinati argomenti, dalla consultazione durante la creazione dei contenuti ai blog ospitati o aggregati sul sito, fino ai siti interamente costruiti grazie ai contributi degli utenti, che possono essere a loro volta sottoposti a controllo editoriale o completamente liberi.
6) Il rapporto tra i giornalisti ed il lettore
Come ha scritto Ugo Vallauri su Problemi dell’informazione a proposito dell'impatto dei blog sull'informazione:
« il giornalista non esce "distrutto" da questo modello di lavoro, soltanto rinnovato. Il suo ruolo rimane centrale nel saper mettere insieme i diversi aspetti, fare le adeguate verifiche, scrivere in modo chiaro, accattivante i propri articoli, ponderare i punti di vista. Ciò che cambia radicalmente è il riconoscere le rinnovate dimensioni dell’arena in cui il processo si compie, e adattarvisi. (…) Il cambio di "paradigma" richiesto è piuttosto l'apertura alla possibilità di un'interazione vera, influente tra chi scrive e chi abitualmente legge »
La creazione di nuovi canali fiduciari tra giornalisti e lettori non è l’unica funzione positiva che può derivare da una maggiore apertura dei mezzi di comunicazione alla partecipazione attiva del pubblico. La possibilità per i lettori è quella di esprimere commenti, la funzione di filtro delle notizie presenti in rete attraverso i link, il controllo dell’accuratezza delle informazioni pubblicate, l’arricchimento delle fonti e degli spunti a disposizione dei giornalisti grazie alle proposte e ai racconti degli utenti, la possibilità per i giornalisti di chiedere suggerimenti e correzioni al pubblico. Inoltre, la partecipazione modifica il ruolo dell’informazione: i lettori si trasformano da consumatori passivi a protagonisti del processo informativo. Come scrive Rebecca MacKinnon:
« una persona assorbe e rielabora l’informazione a un livello assai più profondo se può anche essere coinvolta in una discussione su di essa, e anche di più se fa il passo successivo di articolare il proprio pensiero scrivendo in uno spazio pubblico »
7) Ultime considerazioni
In Italia sono sorte polemiche se il mondo dei siti web debba rimanere senza vincoli legislativi e soggetta solo ad una autoregolamentazione, oppure in alternativa se debbano essere applicate le norme sulla stampa.
Nell'ottobre del 2007 il governo ha presentato un disegno di legge sulla riforma dell'editoria in cui aveva stabilito per i siti l'obbligo della registrazione. La dura replica del mondo web ha portato alla precisazione che la norma non avrebbe trovato applicazione ai blog.
SITOGRAFIA
http://it.wikipedia.org/wiki/Social_bookmarking
http://ru.wikipedia.org/wiki/Digg
http://en.wikipedia.org/wiki/Digg
http://www.kromeboy.net/archivio/oknotiziecom-un-digg-allitaliana/
http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/spycalcio/newswine/newswine.html
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=29c11a65a21f9ef7
http://www.meetingpuntoit.it/protagonisti/bernardo-parrella
http://it.ejo.ch/6450/nuovi-media/youreporter-il-citizen-journalism-che-alimenta-il-mainstream
http://www.agoravox.fr/
http://it.wikipedia.org/wiki/AgoraVox
http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSc3TcqA1rzDgRY9wzYqD_wdOK7hrcK6DhaI1uymQAZNbZoFebvVw
http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR0EW2AZlMuSwkEQ7PIBmBuUoKLkRg-V7viZwgAjGlTAH-rtm6L
http://it.wikipedia.org/wiki/Giornalismo_partecipativo
http://informazione_it.ilcannocchiale.it/2007/07/12/fai_informazione_il_nuovo_sito.html
Qui trovate la pagina dedicata alla sintesi di processo.